Un’opera d’arte creata grazie all’intelligenza artificiale è una vera opera d’arte? Quella che sembra una nuova domanda è in realtà vecchia come la storia dell’uomo. Arte e Intelligenza Artificiale è solo la nuova nuance di un dibattito infinito.
La storia parla di casi eclatanti che oggi non riusciamo nemmeno a comprendere appieno. Iniziamo da Tiziano, uno dei più importanti pittori della storia italica. Ebbene, nel 16° secolo, i pittori facevamo bozzetti e schizzi prima di tracciare il disegno con carboncino e matita sulla tela definitiva. Infine, passavano al colore.
Tiziano invece usa diverse mescolanze di colore per dare forma e forza alle sue opere. Un dipingere per addizione, uno strato su strato, in tempo e modi diversi.

Capolavori immortale che all’epoca furono visti in modo diverso:
- Non è un vero pittore
- Si vede che non ha fatto bottega
- Questa è opera di dilettante
- Perché non lavora sulla creta, a quel modo
Sapete a chi è successa la stessa identica cosa 300 anni dopo? Vincent van Gogh.
Nel 19° secolo ecco un altro artista che non rispetta i canoni e usa meschini trucchi. Siamo a Venezia e parliamo del Canaletto, reo di utilizzare una camera oscura per disegnare con la matita i profili prospettici dei palazzi della città.

Canaletto usa un arnese per fare quello che un vero artista farebbe a mano. Non contento, non torna ogni giorno nel suo punto di osservazione per riprendere il lavoro, ma lo finisce in bottega. Inaudito!

Andiamo avanti. Una fotografia è arte perché scattata da un fotografo che conosce ogni singola impostazione della sua attrezzatura, ogni legge dell’ottica, ogni composizione artistica dei grandi del passato? Oppure è arte per l’idea, per la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, per la luce particolare, nonostante l’uso di uno smartphone di fascia bassa?
Non è abbastanza? Sapete che l’artista Maurizio Cattelan idea e progetta le sue opere, ma non è lui a realizzarle? Paga uno scultore per realizzare quello che lui visualizza nella sua mente. Quindi a chi appartiene l’opera? Questione finita in tribunale.
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Quindi un artista che utilizza un tool di AI come se fosse un pennello, una camera oscura, uno smartphone o un altro artista, sta creando arte o sta bluffando? Soprattutto cosa è davvero l’arte?

Nel film “Il Postino”, un fantastico Massimo Troisi dice, parlando con il personaggio di Pablo Neruda, che “la poesia non è di chi scrive, è di chi gli serve“.
Forse l’arte è tutta qui: nelle emozioni che suscita in chi la ammira e poco importa tutto il resto.